Guano di piccione, quali malattie porta?

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Il panorama urbano e rurale del nostro Paese è, da molto tempo, caratterizzato da una massiccia presenza di volatili quali colombi e piccioni. Sono numerose le specie che possiamo ammirare in variopinti stormi oppure appollaiati sui fili elettrici. A vedersi possono anche essere un elemento piacevole, ma non dobbiamo sottovalutare che, entrambi, rappresentano un problema sanitarioche minaccia di divenire, nel tempo, sempre più allarmante se non contrastato efficacemente.

Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che, nonostante i piccioni non vengano considerati una specie infestante al pari di topi, ratti e blatte, possono rappresentare un pericolo da non sottostimare per la salute di esseri umani e animali domestici. La loro abitudine di nidificare sui tetti ed il progressivo imbrattamento fecale che provocano sono vettori straordinariamente efficaci per la diffusione di oltre 60 patologie, più o meno gravi, che possono colpire chi ne viene a contatto sia in modalità diretta che indiretta.

Come si trasmettono le malattie?

E’ bene precisare, innanzi tutto, che il guano di piccioni, colombi e gabbiani è ricco di agenti patogeni potenzialmente nocivi per la nostra salute. A maggior rischio, naturalmente, sono le categorie di soggetti con un sistema immunitario meno efficiente come individui fragili, anziani e bambini, ma l’intera popolazione può essere considerata un soggetto a rischio. Tutti, infatti, possono venire in contatto con le particelle di guano.

Per contatto diretto oppure per inalazione non fa alcuna differenza. Gli agenti patogeni si annidano nell’aria e raggiungono l’interno delle nostre case attraverso gli impianti di aerazione e di condizionamento mettendo a repentaglio la salute pubblica. Anche i nostri piccoli amici a quattro zampe non sono indenni e possono, a loro volta, diventare veicoli di trasmissibilità.

Quali sono le malattie indotte dai piccioni?

Le malattie trasmesse dal guano di piccioni sono numerose e possono essere di natura batterica, virale, micotiche oppure protozoarie. Una delle patologie più temute e, purtroppo, consueta è la salmonellosi. La salmonella è un agente batterico responsabile di infezioni trasmesse da alimenti contaminati.

Nello specifico si tratta di un batterio contenuto nell’intestino di uccelli e mammiferi sani che viene espulso mediante defecazione e riesce ad aggredire alimenti che vengono ingeriti. Ne caso specifico la contaminazione è oro-fecale. La salmonella presente nell’intestino dei piccioni viene espulsa col guano che contamina cibi che, ingeriti dall’uomo, rappresentano un veicolo di contagio.

Le principali infezioni da Salmonella che interessano l’uomo possono e possono essere veicolate dal guano di piccione essere distinte in due grandi gruppi:

  • forme tifoidee (le più gravi e caratterizzate da febbre e gastroenteriti pericolose);
  • forme non tifoidee o salmonelle minori che non presentano rialzo di temperatura, ma solo manifestazioni gastro enteriche).

Tra le altre patologie riconducibili al guano di piccione possiamo ricordare anche l’istoplasmosi.

L’istoplasmosi è una malattia polmonare ed ematogena causata da Histoplasma capsulatum. Si tratta di una malattia che tende a cronicizzarsi nel tempo e che generalmente fa seguito a un’infezione primaria asintomatica. La sintomatologia classica è quella di una polmonite (tosse secca e dolori al petto); nella maggior parte dei casi tende a regredire in forma spontanea, ma non si possono escludere forme fulminanti. L’istoplasmosi si contrae per inalazione di polveri contaminate ed è molto pericolosa per gli individui con sistema immunitario compromesso o deficitario.

La criptococcosi, invece, è un’infezione micotica causata dai miceti Cryptococcus neoformans o Cryptococcus gattii. La sintomatologia è piuttosto classica: i soggetti colpiti possono soffrire di cefalea e stato confusionale, sviluppare tosse e dolore toracico o eruzione cutanea, a seconda dell’area di localizzazione dell’infezione. Le modalità di contagio può essere per contatto diretto o per inalazione. Va detto che i miceti Cryptococcus neoformans si trovano soprattutto nei terreni erbosi ricchi di escrementi di piccione e che, quindi, rappresentano un veicolo importante per la diffusione della patologia.

La psittacosi (o ornitosi) è una patologia comune negli allevatori di uccelli. E’ di origine batterica ed è causata da un agente patogeno chiamato Chlamydophila psittaci che è contenuto nel guano di numerose specie di volatili tra cui i piccioni. Si tratta di una rara forma di polmonite che può evolvere in forme setticemiche gravi con esisti fatali. La sintomatologia tipica è quella di un’influenza prolungata e non va sottovalutata soprattutto nei soggetti immuno depressi. La modalità di contagio è prettamente per forma respiratoria mediante inalazione di particelle contaminate presenti negli escrementi dei piccioni.

Un’ultima menzione va riservata all’Escherichia Coli, una patologia di ceppo batterico piuttosto diffusa. Il guano di piccioni può essere vettore di tale batterio che riesce ad annidarsi nell’intestino e, dopo un breve periodo di sintomatologia latente, può indurre febbre, spossatezza, sangue nelle feci e gastroenteriti.

Anche le piume di piccione sono uno strumento di diffusione di malattie di varia natura. Tra queste la candidosi, un’affezione fungina, risulta essere particolarmente fastidiosa e può dar luogo ad irritazioni intestinali e all’apparato genitale. Non va dimenticato, infine, che i piccioni non sono soltanto veicoli di patologie vere e proprie come quelle che abbiamo evidenziato, ma sono anche un mezzo di diffusione di parassiti come pulci, zecche, acari e cimici che, a loro volta, sono vettori di fenomeni allergici ed altre malattie. Per questo motivo è sempre opportuno intervenire con decisione per favorire un allontanamento dei volatili dalle zone urbane e rurali. Il problema va affrontato alla radice consci del fatto che si può trattare di un processo piuttosto lungo e che necessita dell’intervento di professionisti del settore.

Come intervenire per cacciare i piccioni?

Le condizioni di vita favorevoli e la grande disponibilità di cibo, come abbiamo già evidenziato, hanno favorito il proliferare di vere e proprie colonie di volatili che si sono trasformati in ospiti stanziali delle nostre città e in strumenti di lordura continua. Gli escrementi di piccione, infatti, stanno deturpando zone intere rendendo di fatto invivibili numerosi luoghi di aggregazione sociale e stanno provocando una vera propria emergenza sanitaria ed igienica. Non si tratta soltanto di disgusto, ma di una reale pericolosità della specie; l’accumulo di escrementi in zone sensibili come ospedali, case di riposo, asili e scuole è un fenomeno da combattere rimuovendo il problema in modo definitivo.

Sono numerose le amministrazioni comunali che hanno dichiarato guerra ai volatili esortando i cittadini a non fornire loro cibo e promuovendo la diffusione di strumenti specifici come i dissuasori di piccioni. Tra i più efficaci vi sono sicuramente quelli di natura meccanica ad aghi e le reti anti intrusione. Tali sistemi di dissuasione hanno il fine di rendere scomoda la sosta e la nidificazione in una certa zona, spingendo i volatili a spostarsi in luoghi meno ostili. Quando la buona volontà dei cittadini e l’operato della amministrazioni pubbliche non è sufficiente a sradicare il problema, è opportuno rivolgersi, come detto, ad un’impresa di disinfestazione professionista che potrà porre in essere tutti quelli accorgimenti, in totale sicurezza, necessari ad allontanare, una volta per tutte, i piccioni dalle nostre zone.

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